Tempo di lettura stimato: < 1 minuto – Data ultimo aggiornamento: 03/07/2020
Il frenulo labiale superiore è rappresentato da tessuto connettivo non muscolare che collega le labbra alla mucosa alveolare.
Un frenulo può considerarsi patologico quando, per anomalie di inserzione, consistenza, volume e/o spessore delle fibre, determina problematiche ortodontiche, parodontali, estetiche o protesiche.
La sua presenza infatti può ostacolare la chiusura di quel diastema (spazio) tra gli incisivi centrali superiori che spesso si ritrova fisiologicamente nei bambini tra gli 8 e i 10 anni, ma che è normalmente destinato a sparire con la permuta degli incisivi laterali e dei canini.
Tuttavia, laddove il frenulo labiale superiore presentasse particolari caratteristiche di ipertrofia questo spazio rischierebbe di non chiudersi spontaneamente. Ciò può associarsi ad un disagio estetico per il paziente oltre che ad un problema di mancanza di spazio per l’allineamento degli altri denti in arcata, durante il trattamento ortodontico.
Quando le fibre del frenulo labiale, superiore ma anche inferiore, provocano eccessiva tensione possono causare recessioni o perfino formazione di tasche parodontali. Questo è dovuto all’ingombro rappresentato dal frenulo durante lo spazzolamento dei denti, che impedisce al paziente di pulire adeguatamente quella zona. Infine, frenuli anomali possono costituire un problema anche per la realizzazione di un restauro protesico, rappresentando un ostacolo per le flange della protesi (la parte rosa), necessaria per dare stabilità e adeguata estetica alla struttura.
Trattamento chirurgico del frenulo labiale
La soluzione prevede un intervento chirurgico chiamato frenulectomia da effettuare, normalmente, dopo il completamento dell’eruzione dei canini permanenti. La presenza di un diastema richiede frequentemente una procedura multidisciplinare: chirurgica prima e poi ortodontica per completare la chiusura dello spazio tra gli incisivi.
Nei frenuli particolarmente anomali, associati ad un notevole diastema tra gli incisivi superiori, non bisogna attendere l’eruzione completa del gruppo frontale permanente ma è necessario intervenire precocemente.
Dott.ssa Cristina Papa
Medico Odontoiatra, specialista in Odontoiatria Pediatrica. Iscritta all’Ordine degli Odontoiatri con N° 3785 e membro di SIOI (Società Italiana di Odontoiatria Infantile). Si occupa di odontoiatria pediatrica, igiene, terapia conservativa, endodonzia, estrattiva, patologia orale e gnatologia. Autrice di articoli scientifici e poster divulgativi in collaborazione con l’Unità interdipartimentale di Odontoiatria Pediatrica dell’AOU Federico II di Napoli.