Tempo di lettura stimato: 3 minuti – Data ultimo aggiornamento: 07/02/2014
L’estrazione dentaria è un atto chirurgico con il quale si asporta un dente o una radice. Si effettua con anestesia locale per infiltrazione e, nei casi di ansia, paura o stress psico-emotivo incontrollabile del paziente, offriamo anche l’opportunità di impiegare presso il nostro Studio Odontoiatrico la tecnica di sedazione cosciente, in aggiunta alla normale anestesia. Questa metodica innocua consente di ridurre la sensibilità delle mucose e di porre il paziente in una condizione di comfort, riducendo così i rischi intra-operatori, soprattutto per i soggetti con patologie cardiovascolari e con particolari labilità emotive.
Tra le cause più frequenti dell’estrazione c’è l’impossibilità di un valido ed efficace recupero funzionale dell’elemento, compromesso da una parodontite in stadio avanzato o una carie destruente. Talvolta un’estrazione può essere strategica, al fine di creare uno spazio per allineare al meglio i denti in arcata. Anche un bambino potrebbe aver bisogno di estrarre un dentino di latte, nel momento in cui è gravemente compromesso o, in caso di ritardo nella permuta del corrispettivo permanente.
Spesso ai pazienti, prima di sottoporsi ad una estrazione dentaria, sorgono svariati dubbi sul come ci si debba comportare nel decorso post-operatorio. Si potrà mangiare? Bisognerà fare degli sciacqui? Si dovranno applicare delle garze sterili impregnate di coagulanti o disinfettanti orali? Qual’è il corretto comportamento da tenere?
Queste sono solo alcune delle domande che ci siamo sentiti porre dai nostri pazienti ed alle quali vorremmo rispondere in questa sede, per venire incontro a dubbi e paure che può avere chi deve affrontare un’estrazione.
Subito dopo l’estrazione, l’odontoiatra pone un pò di ovatta o una garzina sterile sull’alveolo vuoto, per almeno 10-15 minuti, per controllare il sanguinamento e favorire la formazione di un tappo naturale (coagulo), necessario per la guarigione dell’area. Dal coagulo infatti si formerà poi l’osso che andrà a riempire nuovamente il sito dell’estrazione.
L’errore più frequente commesso dai pazienti, una volta tornati a casa, è quello di sciacquare ripetutamente, provocando così uno stillicidio interminabile che preoccupa al punto da telefonare all’odontoiatra. Altro errore comune è quello di “mangiarci su”, rischiando di causare un’alveolite (infezione del sito), che ritarderà la guarigione. Noi dello Studio Medico Odontoiatrico Papa, preferiamo quasi sempre suturare, riducendo così, sensibilmente, sia il sanguinamento che l’inquinamento del sito estrattivo.
Nelle ore successive all’estrazione dentale, la presenza di un lieve sanguinamento è una eventualità normale che non deve destare alcuna preoccupazione. Solo nel caso di un’intensa emorragia, il paziente dovrà riposizionare una garzina ed esercitare una certa pressione per ulteriori 15 minuti. Per tutta la prima giornata occorre evitare sciacqui e cibi o bevande calde. Preferibile, invece, una dieta con cibi morbidi e freddi nelle prime 24-48 ore.
Nei giorni successivi ad un intervento particolarmente complesso, il gonfiore ed il dolore possono raggiungere un livello abbastanza elevato, per cui consigliamo di applicare del ghiaccio, allo scopo di ridurre l’edema, alternando 15/20 secondi di ghiaccio a 5 secondi di pausa, il tutto per almeno 40 minuti; consigliamo inoltre, su indicazione del professionista, l’utilizzo di farmaci antidolorifici ed antibiotici, unitamente ad una protezione gastrica ove ve ne sia necessità.
Lo spazzolamento deve essere eseguito su tutti i denti, solo evitando e ponendo attenzione all’area estrattiva, in relazione ai suggerimenti dati dal professionista dello studio; spesso invitiamo i pazienti a fare uso di un collutorio disinfettante ad azione antisettica ad ampio spettro, per circa un minuto, due volte al giorno nella settimana successiva all’intervento.
Di solito il decorso post-operatorio dei nostri pazienti è rapido e con disagi minimi e, grazie alle indicazioni generali, graduate in base alla tipologia dell’estrazione ed all’età del paziente, avviene senza particolari difficoltà.
AVVISO: Le informazioni contenute in questo sito non devono essere intese come sostitutive del parere clinico del medico, pertanto non vanno utilizzate come strumento di autodiagnosi o di automedicazione. I consigli forniti vanno intesi come meri suggerimenti di comportamento. La visita medica da parte del professionista rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico.
Dott.ssa Cristina Papa
Medico Odontoiatra, specialista in Odontoiatria Pediatrica. Iscritta all’Ordine degli Odontoiatri con N° 3785 e membro di SIOI (Società Italiana di Odontoiatria Infantile). Si occupa di odontoiatria pediatrica, igiene, terapia conservativa, endodonzia, estrattiva, patologia orale e gnatologia. Autrice di articoli scientifici e poster divulgativi in collaborazione con l’Unità interdipartimentale di Odontoiatria Pediatrica dell’AOU Federico II di Napoli.