Tempo di lettura stimato: 4 minuti – Data ultimo aggiornamento: 04/02/2014
Non è mai troppo presto per la prevenzione!
Presso lo Studio Medico Odontoiatrico Papa si eseguono prestazioni di odontoiatria pediatrica. L’obiettivo che si pone questa specialità è quello di riuscire a cambiare le abitudini di vita dei più piccoli, che significa cambiare le abitudini di un’intera famiglia! È proprio nel contesto familiare, oltre che nelle scuole, che si costruiscono e si consolidano i comportamenti salutari che ci portiamo dietro fino all’età adulta.
Innanzitutto, quando bisogna cominciare a portare i propri figli dal dentista? La prima visita odontoiatrica andrebbe effettuata tra i 18 e i 24 mesi, secondo le Linee Guida del Ministero della Salute. Il dentista potrà in tal modo verificare il corretto sviluppo dei denti decidui e del cavo orale del bambino e dare ai genitori importanti consigli di igiene orale e di igiene alimentare per permettere al piccolo di avere una bocca sana durante la fase più delicata, che è quella della crescita.
È auspicabile che la prima esperienza del bambino con il dentista non coincida con la necessità di eseguire un trattamento di qualche tipo, cosi da rendere questo primo incontro, un momento gradevole, vissuto dal bambino senza alcuna paura. La cosiddetta “fobia dentale” è principalmente riconducibile, infatti, a precedenti esperienze odontoiatriche associate al dolore che influenzano l’atteggiamento futuro del bambino nei confronti del dentista. Inoltre, i bambini tendono ad acquisire le reazioni emotive dei genitori e ne imitano i comportamenti di salute orale. Quindi un ruolo fondamentale è quello svolto dal papà e la mamma attraverso l’esempio, le emozioni manifestate e le parole utilizzate riferendosi all’ambiente medico-odontoiatrico (deleterie sono espressioni come “se fai il cattivo, ti porto dal dottore”).
La salute e lo sviluppo armonico della bocca del bambino sono stimolati dall’allattamento al seno, attraverso la funzione fondamentale della suzione. Pertanto l’allattamento va promosso e sostenuto.
Fin dai primi mesi di vita del bambino è importante curare l’igiene della sua bocca, detergendo e strofinando delicatamente le gengive con una garzina umida, dopo ogni pasto e soprattutto la sera. Quando spunteranno i primi dentini, intorno ai 6 mesi, passare all’uso di uno spazzolino piccolo con setole morbide, inumidite con l’acqua. I primi dentini ad erompere saranno quelli davanti, gli incisivi, seguiranno poi gli incisivi laterali, i canini ed i molari; in tutto saranno venti, dieci all’arcata superiore e dieci all’arcata inferiore. Verso i tre anni di età la dentatura decidua dovrebbe essere completa.
L’80% della popolazione non sa che la carie è una patologia infettiva trasmissibile! La bocca del neonato prima dell’eruzione dei dentini è priva di batteri nocivi, che causano la carie dentaria. Spesso, dunque, la colonizzazione precoce da parte di questi batteri avviene a causa della trasmissione da parte dei genitori. La bocca di un adulto, infatti, presentando carie o otturazioni, è inevitabilmente invasa di batteri come lo Streptococco Mutans, principale responsabile della patologia cariosa. Assaggiare le pappine o bagnare il ciuccio con la propria saliva può quindi essere motivo di passaggio di batteri che causano lo sviluppo precoce di carie nella bocca del bambino, anche molto piccolo.
Bisogna evitare di intingere il ciuccio o la tettarella nel miele o in altre sostanze dolci, specialmente prima di andare a letto, perché questo può favorire la fermentazione acida degli zuccheri nel cavo orale, responsabile della carie.
L’uso del ciuccio può essere un fattore positivo per lo sviluppo dell’apparato stomatognatico se usato dopo il primo mese di vita e fino ai 2 anni. Interrompere l’uso del ciuccio o la suzione del dito intorno al 2° anno di vita! Infatti la durata e la frequenza dell’uso del ciuccio può influenzare le caratteristiche e lo sviluppo delle arcate dentarie. Il persistere di tale abitudine viziata oltre i 4 anni è associato ad una maggiore incidenza di morso aperto, aumento dell’overjet, restringimento dell’arcata mascellare e crossbite posteriore.
Scegliere con cura gli alimenti da dare ai bambini durante e dopo lo svezzamento, ricordando che tutto ciò che fa bene ai denti fa bene a tutto il corpo. Evitare di somministrargli alimenti e bevande zuccherate fuori dai pasti principali e non abituarlo ad essere premiato o consolato con sostanze dolci. Prima e durante il sonno notturno dargli da bere solo acqua: la regola è che “si va a letto con i dentini puliti”. Infatti, durante la notte, la fisiologica riduzione del flusso salivare facilita la proliferazione dei batteri!
Rendere l’ambiente dove il bambino vive, sicuro da eventuali traumi accidentali che potrebbero interessare denti e ossa mascellari.
È importante che i bambini imparino a lavare i denti da soli già dai 3-4 anni! Lavarli insieme a mamma e papà, provando ad imitarli, può aiutarli ad acquisire questa sana abitudine, divertendosi attraverso il gioco. L’uso del fluoro aiuta a rinforzare la dentatura e a ridurre il rischio di carie: chiedere all’odontoiatra pediatrico le dosi corrette di somministrazione.
Se sono presenti delle carie sui denti da latte, queste devono essere curate perché, oltre a provocare molto dolore, possono causare difetti nello sviluppo dei denti permanenti che eromperanno successivamente. Inoltre, curare i denti decidui è importante per prevenire affollamenti dentari e malocclusioni dei denti permanenti. Abituatevi a portare vostro figlio con voi quando vi recate a visita dal dentista, affinché cominci, il prima possibile, a prendere confidenza anche con questo medico.
Presso lo Studio Odontoiatrico Papa ci impegniamo quotidianamente per instaurare un rapporto di amicizia e di collaborazione con i nostri piccoli pazienti che, attraverso il gioco, imparano ad avere cura della propria bocca e diventano consapevoli di avere un ruolo di protagonista nella missione di mantenere i propri denti sani e forti.
Dott.ssa Cristina Papa
Medico Odontoiatra, specialista in Odontoiatria Pediatrica. Iscritta all’Ordine degli Odontoiatri con N° 3785 e membro di SIOI (Società Italiana di Odontoiatria Infantile). Si occupa di odontoiatria pediatrica, igiene, terapia conservativa, endodonzia, estrattiva, patologia orale e gnatologia. Autrice di articoli scientifici e poster divulgativi in collaborazione con l’Unità interdipartimentale di Odontoiatria Pediatrica dell’AOU Federico II di Napoli.