Tempo di lettura stimato: 2 minuti – Data ultimo aggiornamento: 17/02/2021
26° CONGRESSO NAZIONALE
Collegio Dei Docenti Universitari di Discipline Odontostomatologiche
Napoli, 11-13 Aprile 2019
Quaraniello M., Cantile T., Desiderio F., Salerno C., Papa C., Ingenito A., Ferrazzano GF.
Scopo del lavoro: I trattamenti odontoiatrici, talvolta, vengono percepiti come trattamenti invasivi da parte dei pazienti pediatrici. Numerose ricerche suggeriscono che bambini ansiosi e timorosi e/o affetti da patologie sistemiche/disabilità tendono ad evitare le cure odontoiatriche, ciò causa un peggioramento della salute orale con una maggiore incidenza di carie non trattate e un maggiore numero di carie rispetto ai loro coetanei meno ansiosi e più cooperativi.
Nonostante le tecniche comportamentali possano essere utilizzate per ridurre l’ansia, esiste una parte di pazienti pediatrici che non è in grado di tollerare le procedure odontoiatriche e quindi richiede un approccio con tecniche sedative come la sedazione endovenosa. Lo scopo di questo studio è di valutare le caratteristiche della sedazione endovenosa con Propofol (anestetico ipnotico) per procedure odontoiatriche brevi e minimamente invasive in pazienti pediatrici non cooperativi.
Materiali e metodi Sono stati selezionati 70 pazienti di età compresa tra 3 e 17 anni. I pazienti sono stati divisi in due gruppi pazienti sani, ma fobici e pazienti con disabilità. La sedazione endovenosa con Propofol è stata preceduta dalla premedicazione con (Midazolam benzodiazapina a breve durata d azione) per OS per evitare il trauma dell’inserimento dell’ago.
Tutti i pazienti hanno ricevuto 1,5-4 mg/kg/h di Propofol fino al livello di sedazione desiderato. Un livello di sedazione adeguato prevede che il paziente sia sonnolento, ma risvegliabile alla chiamata verbale e/o allo stimolo nocicettivo lieve. In aggiunta all’infusione può essere usato un trattamento in bolo di 10-20 mg quando si richiede un aumento della profondità di sedazione.
Durante le procedure sono stati raccolti i seguenti dati: successo/insuccesso della procedura; eventi avversi (bradicardia, ipotensione, desaturazione); effetti collaterali (nausea, vomito, mal di testa, agitazione); numero di denti trattati; tipo di procedura odontoiatrica eseguita (estrazione, otturazione, ablazione del tartaro); numero di procedure per ogni paziente; grado di soddisfazione dei genitori per i risultati clinici ottenuti.
Risultati: Le procedure sono state completate con successo in 68 pazienti (97,1%) . 25 bambini (35,7%) hanno avuto desaturazione. Nessun paziente ha avuto nausea, vomito o mal di testa, 2 pazienti (2,8%) hanno manifestato agitazione al risveglio. In media, sono stati trattati 2,9 denti per ogni paziente. Sono state effettuate 124 estrazioni, 84 otturazioni e 27 ablazioni del tartaro. I questionari compilati dai genitori hanno mostrato il 100% di soddisfazione.
Conclusione: La tecnica di sedazione endovenosa con Propofol induce una sedazione efficace e sicura, con effetti collaterali minimi per i pazienti pediatrici durante procedure odontoiatriche brevi e minimamente invasive.
Bibliografia:
Feigal RJ. Guiding and managing the child dental patient: a fresh look at old pedagogy. J Dent Educ 2001; 65: 1369-77
Paglia L. Dental fear in Italy: what is going on. Eur J Paediatr Dent 2016; 17: 257
L. Matharu and P. F. Ashley, “Sedation of anxious children undergoing dental treatment,” The Cochrane Database of Systematic Reviews, vol.25.
Dott.ssa Cristina Papa
Medico Odontoiatra, specialista in Odontoiatria Pediatrica. Iscritta all’Ordine degli Odontoiatri con N° 3785 e membro di SIOI (Società Italiana di Odontoiatria Infantile). Si occupa di odontoiatria pediatrica, igiene, terapia conservativa, endodonzia, estrattiva, patologia orale e gnatologia. Autrice di articoli scientifici e poster divulgativi in collaborazione con l’Unità interdipartimentale di Odontoiatria Pediatrica dell’AOU Federico II di Napoli.