Tempo di lettura stimato: 2 minuti – Data ultimo aggiornamento: 26/06/2020
L’atto respiratorio di inspirazione avviene fisiologicamente attraverso il naso, in quanto la mucosa nasale, rispetto a quella orale ha delle proprietà specifiche (epitelio cilindrico ciliato) mirate a filtrare l’aria che entra nelle vie aeree.
La respirazione orale è una situazione anomala in cui il passaggio d’aria avviene esclusivamente o prevalentemente dal cavo orale. Può essere obbligata o facoltativa.
- Respirazione orale obbligata: a causa di deviazione del setto nasale, polipi nasali, sinusiti croniche, ipertrofia adenoidea o presenza di ostruzioni del tratto naso-faringeo, il paziente è costretto a respirare dal naso.
- Respirazione orale facoltativa: a causa di riniti allergiche o a seguito dell’instaurarsi di abitudini viziate come il succhiamento del pollice, del labbro o di un lenzuolo, il bambino sviluppa un morso aperto con incompetenza labiale (bocca sempre aperta), che lo induce a prediligere la respirazione orale.
Anche condizioni di scarso controllo neuro-muscolare legate a distrofie muscolari o ritardo mentale si associano spesso a respirazione orale.
Quali sono gli effetti della respirazione orale?
- L’inspirazione di aria attraverso la bocca, aggirando il passaggio attraverso la mucosa naso-faringea, non permette un’adeguata filtrazione del corpuscolato e dei germi, esponendo quindi a maggiore rischio di infezioni alle tonsille, adenoidi, faringe e alla mucosa nasale.
- Il continuo passaggio d’aria attraverso la bocca provoca secchezza delle fauci che, oltre ad associarsi spesso ad alitosi, riduce il meccanismo detersivo e difensivo della saliva e favorisce, di conseguenza, l’insorgenza di carie e gengivite.
- La mancata sollecitazione, in età pediatrica, delle cavità nasali con l’attività respiratoria è causa di una ridotta espansione di queste ultime e, conseguentemente, di una ridotta crescita del palato, che risulterà stretto e ogivale. Ciò si associa frequentemente ad un quadro di malocclusione caratteristico con cross-bite, affollamento dentario superiore e morso aperto. La malocclusione, oltre a causare disagio estetico e psicologico al paziente in crescita, si può associare ad un’alterata postura linguale con difficoltà nella deglutizione e nella fonazione.
- Il paziente respiratore orale tende ad avere una caratteristica fisionomia facciale (facies adenoidea): volto allungato, occhiaie marcate, naso piccolo, labbra secche e screpolate, incisivi anteriori prominenti, spalle tendenti ad incurvarsi.
L’approccio, in questi casi, è multidisciplinare con apparecchi ortodontici intercettivi (come l’espansore) e sedute di logopedia. Nel caso di respirazione orale obbligata, invece, l’intervento sarà mirato ad eliminare le cause dell’ostruzione naso-faringea, mediante consulenza otorino-laringoiatrica.
Dott.ssa Cristina Papa
Medico Odontoiatra, specialista in Odontoiatria Pediatrica. Iscritta all’Ordine degli Odontoiatri con N° 3785 e membro di SIOI (Società Italiana di Odontoiatria Infantile). Si occupa di odontoiatria pediatrica, igiene, terapia conservativa, endodonzia, estrattiva, patologia orale e gnatologia. Autrice di articoli scientifici e poster divulgativi in collaborazione con l’Unità interdipartimentale di Odontoiatria Pediatrica dell’AOU Federico II di Napoli.